Potenziamento Cognitivo DSA Tuscolana Appia
Sulla base dei punti di forza e di debolezza riscontrati dalla Valutazione Neuropsicologica e attraverso un assessment criteriale (fotografia degli apprendimenti) e del profilo di funzionamento cognitivo del bambino, sarà possibile strutturare un piano di intervento individualizzato e personalizzato finalizzato a potenziare i processi di apprendimento e le competenze metacognitive ed emotivo- motivazionali correlate all’acquisizione delle abilità scolastiche.
L’obiettivo è quello di sviluppare e far emergere le capacità inespresse valorizzando quelle già possedute dallo studente mediante l’utilizzo di metodologie e strumenti adeguati, verrà cosi proposto un:
Training di Potenziamento Cognitivo finalizzato a rafforzare sia le funzioni cognitive generali (attenzione, memoria, funzioni esecutive e ragionamento) sia gli aspetti di dominio specifici relati alle abilità scolastiche strumentali (lettura, scrittura e calcolo).
Nell’apprendimento, in particolar modo riguardano la difficoltà di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente che si manifestano nelle prime fasi della scolarizzazione. Normalmente queste attività avvengono automaticamente, mentre per un bambino con DSA comportano un’enorme fatica e risultati carenti.
Le difficoltà che compongono i DSA
In base al tipo di difficoltà specifica che comportano, i DSA si dividono nelle seguenti voci.
Dislessia
Disturbo specifico della lettura che si manifesta con una difficoltà nella decodifica del testo.
Discalculia
Disturbo specifico dell’abilità di numero e di calcolo che si manifesta con una difficoltà nel comprendere e operare con i numeri.
Disgrafia
Disturbo specifico della grafia che si manifesta con una difficoltà nell’abilità motoria della scrittura.
Disortografia
Disturbo specifico della scrittura che si manifesta con difficoltà nella competenza ortografica e nella competenza fonografica.
Gli strumenti
Questi disturbi dipendono da molteplici e differenti modalità di funzionamento delle reti neuronali che sono coinvolte nei processi e nelle abilità di lettura, scrittura e calcolo.
⦁ Gli strumenti compensativi sono strumenti che supportano una delle abilità carenti, lettura – ortografia – grafia –numero – calcolo. Sono strumenti che permettono di compensare la debolezza derivante dal disturbo. Facilitano i compiti automatici la cui esecuzione è complicata dal disturbo stesso (computer con programmi di video-scrittura, sintesi vocale, tabelle grammaticali, formulari, calcolatrice…).
⦁ Le misure dispensative riguardano la dispensa e sostituzione di alcune prestazioni (lettura ad alta voce, prendere appunti…) con altre più idonee alle caratteristiche di apprendimento del soggetto.
⦁ Il potenziamento delle abilità mira ad intervenire sulle abilità di base promuovendo un miglioramento nel processo di sviluppo didattico, comportamentale e sociale del bambino.
⦁ Teorie: Il potenziamento delle abilità quali lettura, scrittura e calcolo riduce l’incidenza di difficoltà scolastiche determinate da carenti abilità di base. Snowling e Hulme (2011) raccomandano a questo proposito di non aspettare che il disturbo scolastico venga diagnosticato per intervenire sui fattori di rischio. Quali sono le abilità cognitive di base che favoriscono l’apprendimento scolastico? Numerosissimi studi hanno evidenziato come l’apprendimento scolastico, e in particolar modo quello della letto-scrittura, sia favorito soprattutto da alcune abilità cognitive specifiche tra cui la “Consapevolezza fonologica, la Memoria di Lavoro, la Velocità di Denominazione e alcune “Abilità Visuospaziali”.
Consapevolezza Fonologica CF
La Consapevolezza Fonologica (CF) può essere definita come l’abilità di elaborare i suoni del linguaggio orale, cioè la capacità di analizzare e manipolare la struttura linguistica delle parole. L’importanza della CF è un buon predittore della successiva prestazione sia nella letto-scrittura che nel calcolo.
Memoria a Breve Termine MBT e Memoria di Lavolo ML
Con il termine Memoria a Breve Termine (MBT) si fa riferimento all’abilità di mantenimento passivo delle informazioni per un breve periodo di tempo, in situazioni che non pongono ulteriori richieste cognitive. Si distingue da essa la Memoria di Lavoro (ML), che viene definita come la capacità di mantenimento delle informazioni mentre si svolgono altri compiti cognitivamente impegnativi. Basse prestazioni in compiti di MBT e ML risultano associate a disturbi della lettura e del calcolo.
Un’altra abilità ampiamente studiata e la Denominazione Rapida Automatizzata (RAN), in cui ai bambini è richiesto di denominare velocemente stimoli visivi familiari. Anche questa prestazione attraverso l’uso delle RAN è un buon predittore significativo della successiva abilità di decodifica nella lettura. Rispetto alle abilità verbali, il ruolo delle Abilità Visuospaziali per l’apprendimento scolastico si concentra sulla prestazione a prove di ricerca visiva, nelle quali al bambino è richiesto di individuare stimoli target all’interno di matrici ricche di stimoli.
Strumenti di valutazione e intervento precoce.
Le abilità descritte rappresentano un’importante potenziale di apprendimento per i bambini al momento del loro ingresso nella scuola dell’obbligo. Ne consegue che lacune in una o più di tali abilità possono costituire, già nei bambini prescolari, validi indicatori precoci del rischio di successive difficoltà scolastiche. Quindi una valutazione precoce e attendibile di tale rischio ed un efficace intervento di potenziamento delle abilità di base determinano un miglioramento nel processo di sviluppo didattico, comportamentale e sociale del bambino.
Oltre al trattamento riabilitativo, il soggetto con DSA ha il diritto di richiedere un percorso scolastico tutelato (Legge 8 ottobre 2010, n. 170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”) che promuova una didattica personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico e che adotti metodologie e strategie educative adeguate.
Particolare attenzione è stata dedicata all’introduzione di strumenti compensativi e misure dispensative allo scopo di aiutare il bambino a ridurre gli effetti del disturbo, predisponendo una modalità di apprendimento più adatta alle sue caratteristiche.
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